Il Coronavirus sta, neanche a dirlo, influenzando pesantemente ogni ambito di vita delle persone e della società, specie nel nostro paese. Ecco qualche esempio a riguardo che riguarda il settore dei trasporti di merci e persone.
Nelle ore in cui la compagnia di navigazione Tirrenia sospende le corse da e per Sicilia e Sardegna, Mit e Miseassicurano che il trasporto di base di merci alimentari e farmaceutiche in quelle regioni sarà garantito. Tirrenia è infatti anche un importante vettore della logistica. I commissari della società di Onorato hanno infatti disposto il sequestro conservativo dei conti correnti per la tutela dei creditori. Easyjet ha invece messo a terra la sua intera flotta dopo aver effettuato 650 voli per rimpatriare 45000 persone. Troppe sono le restrizioni su questi tipi di trasporti.
L'uso delle ferrovie è d'altro canto la soluzione più sicura, affidabile ed efficace per l'approvvigionamento dei beni di prima necessità e delle merci: non solo perché permette il rispetto delle distanze di sicurezza, ma anche perché non rientra nelle restrizioni legislative causate dal Coronavirus. Il Polo Mercitalia (gruppo Fs Italiane) dal 21 febbraio ha trasportato in Italia e in Europa 3 milioni e mezzo di tonnellate di merce. Come farmaci e materiale medico, latte, zucchero, cereali, prodotti agroalimentari e ittici, acqua e bevande, strumenti per impiantistica, riparazioni e illuminazione, pellet, ricambi, elettronica, vestiario tecnico e carburante. Per i beni di prima necessità (l'alimentare, per intenderci) si è registrato un aumento del traffico del 10%. Il trasporto di merci su ferro ha permesso nelle scorse tre settimane di togliere dalla strada 120mila Tir solo per il trasporto di beni alimentari. Ma allo stesso tempo, Mercitalia registra un calo del flusso complessivo delle merci rispetto all'anno scorso del 20-25%. Trasporto combinato marittimo e beni industriali i più in difficoltà.
I trasportatori subiscono un altro colpo anche al Brennero. L'Austria ha infatti sospeso i cantieri per la galleria di base ferroviaria del Brennero. Lo ha annunciato Andreas Mattha, amministratore delle ferrovie federali austriache (Obb). Già il 19 marzo Bbt (la società di progetto paritetica) aveva sospeso i lavori sul versante italiano, fermando gli operai di aziende come Astaldi e Salini Impregilo. Questo dopo l'ordinanza del presidente della provincia di Bolzano Kompatscherche disponeva la chiusura di tutti i cantieri della provincia. Il tunnel di base del progetto, che sarà lungo 64 km, diventerà la più lunga galleria ferroviaria del mondo. Ad oggi, sono stati scavati 123 km su 230 complessivi. Il costo dell'opera è di 8,8 miliardi di euro a carico di Austria, Italia e Unione Europea. A questo punto, l'inaugurazione prevista per il 2028diventa improbabile. Ciò significa che per ancora molti anni non ci saranno alternative al trasporto autostradale delle merci, con tutte le restrizioni e limitazioni che ne conseguono. L'export italiano non ne beneficerà.
Nel frattempo il Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) con il Ministro De Micheli «ha trasferito risorse per 1,6 miliardi di euro alle regioni da distribuire sui territori anticipando una parte consistente del fondo dedicato al TPL(trasporto pubblico locale, ndr) per mantenere l'operatività e salvare le imprese del settore».
Stefano Guarrera