Mentre è stato dato il via per il settore delle costruzioni (inizia il 4 maggio la Fase 2 annunciata in conferenza stampa ieri dal Presidente Conte) e dell'edilizia in particolare carceraria, ospedaliera, scolastica e per il dissesto idrogeologico, riprendono anche i lavori di manutenzione e non solo sulle nostre autostrade. Da più parti i cantieri sono stati sotto i riflettori dell'opinione pubblica in questi giorni. Si riapre o no? Prima o dopo il 4 maggio? C'è il placet del governo e nello specifico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Anche prima del 4 maggio e, stando a ciò che leggiamo, si è iniziato persino prima di oggi. Ma non lasciamoci ingannare dalle parole: la ripartenza del paese non è sprint. Altri paesi, come per esempio quelli europei, stanno già riaprendo le attività, se le hanno mai chiuse.
Dunque se il lockdown causato dal Covid-19 ha un qualche effetto collaterale positivo, questo è la possibilità di lavorare per gli operai in quasi assenza di traffico. Ciò permette lo spostamento di molti lavori nella fase diurna: l'agevolazione è in termini di comodità, risparmio e tempo. Infatti alcuni cantieri possono in tal modo terminare persino prima del previsto. È questo il motivo per il quale avremmo desiderato una riapertura dei cantieri sulle strade persino prima: è necessario sfruttare queste settimane di traffico pressoché nullo adeguando, riparando e manutenendo le nostre infrastrutture, in modo da arrecare un disagio trascurabile alla poca popolazione che si sposta. A Roma si potrebbe (e si dovrebbe) rifare molta parte delle strade proprio durante queste settimane. Magari rattoppando le famosissime buche-crateri.
I cantieri che in questi giorni stanno popolando le autostrade si dividono in due tipi: manutenzioni e nuove opere. Autostrade per l'Italia lavora per quanto riguarda il primo fronte sull'adeguamento delle gallerie alle norme europee sulla sicurezza antincendio, su adeguamenti strutturali e di barriere di sicurezza, ispezioni ai viadotti e riasfaltature. Sono 1628 gli interventi su viadotti e gallerie. Oltre ad Aspi (più di 3000 km gestiti) anche Astm di Gavio (più di 1400 kmgestiti) è al lavoro. Insieme gestiscono i tre quarti dei 6000 km di autostrade a pedaggio italiane. Sul fronte delle nuove opere invece si sta lavorando con la più grande fresa d'Europa in Toscana: quest'enorme macchina sta scavando una galleria per ampliare la A1 (Autostrada del Sole) fino a 3 corsie all'altezza di Firenze Nord. In tal modo si permetterà di viaggiare ancora più comodamente dal nodo di Firenze alla Variante di Valico evitando una strozzatura critica. Inoltre sono prossime alla riapertura opere accessorie sulla bretella sud di Fano e sul raccordo autostradale di Brescia. Dovrà invece aspettare fino al 4 maggio la tangenziale di Carpaneto (Piacenza) causa sospensione dei cantieri ordinata da Regione Emilia-Romagna.
Dunque sono ripresi o stanno per riprendere i lavori di manutenzione autostradale in Toscana, Marche, Lombardia ed Emilia-Romagna. Ma anche in Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Campania, Sicilia ma soprattutto in Liguria. Nella regione che più soffre la questione a causa della vetustà delle infrastrutture, di vicende giudiziarie e della stessa conformazione del territorio l'ispettore ministeriale Placido Migliorino si sta occupando di supervisionare i lavori. Infatti i controlli, prima appannaggio di Aspi, sono ora di società esterne. Sulla disastrata A6 Torino - Savona si conta di aprire una quarantina di cantieri e di chiuderne una trentina entro l'estate. Gli operai stanno anche rinnovando tutte le barriere dei viadotti.
La società dell'ad Roberto Tomasi, controllata da Atlantia dei Benetton sembra voler mostrare di aver capito la lezione, dopo la batosta del Ponte Morandi, che nel frattempo, in ricostruzione, si staglia già sullo skyline di Genova. In che modo? Per il quadriennio 2020-2023 sono in programma manutenzioni e investimenti per 7,5 miliardi di euro di cui 1,65 entro quest'anno e 450 milioni in bandi già nelle prossime settimane. Il tutto con un corposo programma di assunzioni: saranno 1000 i neo-ingegneri ingaggiati. E' Firenze la città che è più coinvolta dagli interventi. Quelli che saranno finanziati con questi denari sono: non solo la galleria di cui sopra, ma anche interventi verso Firenze Sud e in direzione Pistoia. Sarà inoltre ampliata la A1 tra Milano e Lodi e la A14 tra Bologna e l'allacciamento verso Ravenna. Dei 40 miliardi stimati necessari per le manutenzioni delle autostrade su tutto il territorio nazionale, Aspi dovrà trovarne 20. Operazione non facile, visto che la società è già molto indebitata e valutata dal rating con titoli junk.
L'Italia vuole ripartire. Deve ripartire. Dopo la clamorosa ondata di infezioni, l'economia del paese è in profonda sofferenza. Adesso, con protezioni, sanificazioni e distanziamenti, anche i cantieri possono dare il loro contributo.
Stefano Guarrera