18/12/2020
La città di Palermo si appresta a rivoluzionare la propria mobilità. Infatti, sono in arrivo importanti cambiamenti che faranno del capoluogo siciliano (quinta città italiana per popolazione, un milione di abitanti su tutta l’area metropolitana) una città all’altezza degli standard europei su questo fronte.
La città siciliana ha già recuperato la funzionalità del proprio Passante ferroviario, ovvero il collegamento su ferro dall’aeroporto Punta Raisi (Falcone – Borsellino) alla Stazione centrale. Non solo. Sono in corso di realizzazione i lavori dell’Anello ferroviario, una specie di metropolitana a binario unico chiusa a cerchio che servirà zone centrali e importanti per la città: il teatro Politeama, il porto, la seconda stazione cittadina Notarbartolo e anche l’estremità nord di via della Libertà. La conclusione dei lavori è prevista per il 2022.
Rendering di via della Libertà al termine dei lavori.
Ma è sul fronte tranviario che sono in arrivo le novità più consistenti. Infatti, se sono già in esercizio le linee 1 (Roccella – Stazione centrale), 2 (Borgo nuovo – Notarbartolo), 3 (CEP – Notarbartolo) e 4 (Calatafimi – Notarbartolo) andranno in gara d’appalto altre linee il prossimo anno e altre ancora sono appena state finanziate.
Andiamo per ordine. Con un importo pari a 296 milioni finanziato da Comune, Regione e Patto per il Sud saranno realizzate le linee A, B, C ed E1. I tram che viaggeranno su questi binari serviranno zone centrali della città come via Roma e via della Libertà ma anche importanti assi viari come viale Strasburgo e via Basile. Ma con un finanziamento di 481 milioni di euro su 504 richiesti dal comune di Palermo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha finanziato la realizzazione di altre 4 tratte, tutte strategiche. Ci riferiamo alle linee D, E2, F e G.
La linea D collegherà il capolinea Bonagia alla stazione di Orleans (vicino palazzo dei Normanni, sede della regione siciliana) servendo la zona degli ospedali. La tratta F avrà come estremi la Stazione centrale e Giachery: servirà insomma il waterfront palermitano passando su via Crispi. Le tratte E2 e G innesteranno i percorsi che partono dalle famose borgate marinare di Mondello e Sferracavallo su viale Strasburgo. È inoltre prevista la realizzazione di 5 nuovi parcheggi d’interscambio tra cui uno interrato al Foro Italico.
Rendering della futura fermata Turrisi Colonna dell'Anello ferroviario.
Questi interventi sono destinati a cambiare il volto e l’urbanistica della città di Palermo, riqualificando le zone interessate dagli interventi. La tratta D per esempio attraverserà un nuovo ponte costruito sul fiume Oreto, che diventerà uno dei principali accessi alla città. La linea F ridisegnerà il fronte mare cittadino trasformando la viabilità e aggiungendo verde pubblico. La tratta G collegherà il centro di Sferracavallo tramite un percorso pedonale riqualificato e green. Infine, la linea E2, oltre a ridisegnare il frequentato lungomare di Mondello sarà occasione per la creazione di una piazza del mercato nel quartiere Zen, attraversato dalla linea.
I nuovi tram, che saranno 35, saranno dotati dei più alti standard tecnologici e di sicurezza in modo da assicurare il massimo comfort. Le luci led a colori permetteranno di riconoscere intuitivamente la linea mentre le fermate saranno senza barriere architettoniche.
Entro il 2026, data di fine prevista dei lavori, Palermo sarà dotata di una rete tranviaria di 84 km con 12 parcheggid’interscambio totali e quasi 80 milioni di passeggeri l’anno (oltre 100mila palermitani ne usufruiranno, il 39%). Ciò permetterà di risparmiare 9500 tonnellate di CO2 all’anno. Si creeranno 7000 posti di lavoro. Se tutto andrà come deve, i trasporti di Palermo passeranno da tallone d’Achille della città a suo punto di forza.
Sistema tranviario di Palermo nel 2026.
Stefano Guarrera