Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in sinergia con Aspi (Autostrade per l'Italia) sta effettuando attività di controllo, monitoraggio ed eventuale intervento su 587 gallerie autostradali in tutta Italia. Il costo dell'operazione è di 70 milioni di euro per le sole attività di sorveglianza. Le gallerie interessate saranno chiuse al traffico dalle ore 22:00 alle ore 6:00 per limitare i disagi alla circolazione. Saranno ben 285 quelle sotto la lente d'ingrandimento della zona di Genova, 113 in zona Firenze, 70 tra Marche e Abruzzo (in particolare Pescara), 52 ad Udine, 17 a Milano,10 a Bologna, 10 a Fiano Romano e 30 a Cassino.
Dopo una prima fase di monitoraggio preliminare a partire dalle gallerie più datate (come quelle realizzate prima degli anni '80, che sono senza impermeabilizzazione), che consiste anche in un eventuale lavaggio della calotta per rimuovere quella patina dovuta agli smog che si sedimenta e che rende difficile la rilevazione visiva di difetti del calcestruzzo, si può procedere con due interventi hi-tech: Georadar e Laser Scanner. Il primo è una specie di radiografia della struttura, che consiste nella rilevazione di vuoti o discontinuità. Il secondo può invece essere paragonato ad una Tac: realizza una immagine tridimensionale dell'infrastruttura concentrandosi su infiltrazioni e punti umidi. In seguito, si potrà intervenire nell'adeguamento e nella messa in sicurezza, tenendo presente la necessità dell'adeguazione alle norme europee per la sicurezza antincendio.
Saranno ben 200 gli operai coinvolti nella maxioperazione di Aspi: tutti a lavoro in contemporanea, dislocati nel paese nelle ore notturne. Le aziende che stanno effettuando i rilievi sono per la fase preliminare Bureau Veritas, Proger, TecnoLab e Tecno-Piemonte. Per la seconda fase invece Lombardi SA - CH, Lombardi Ingegneria - ITA, SWS Engineering e RockSoil. L'azienda pubblica dei Benetton colloca questi interventi all'interno del Piano di Trasformazione 2020 - 2023, recentemente approvato, dal valore di 400 milioni. Il 30 dicembre scorso, dalla galleria Bertè dell'autostrada A26, nei pressi di Genova, erano crollati materiali dal peso di due tonnellate.
Stefano Guarrera