Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola de Micheli, recentemente intervistata (19/02) dalla trasmissione di La7 Coffee Break di Andrea Pancani, ha aggiornato il paese sui temi all'ordine del giorno. Il governo in partnership con il Mit ha preparato un piano di investimenti che presenterà nel Documento di Economia e Finanza (Def) del valore di 200 miliardi in 15 anni per cantieri, infrastrutture e opere pubbliche (qualcuno direbbe "Piano Schock"). Dall'insediamento dell'esecutivo, 9 miliardi e mezzo sono stati stanziati per infrastrutture e trasporti: 5 miliardi è il valore degli attuali cantieri aperti (prossimo all'avvio è quello sulla Strada Statale 106 Jonica in Calabria che vale da solo più di un miliardo e 300 milioni). I restanti 4 miliardi sono appannaggio di enti locali (comuni, province e regioni) che si occuperanno in particolare di strade provinciali, bus non inquinanti e metropolitane leggere.
Il ministro ha dichiarato di aver messo a punto una ricognizione generale sui cantieri fermi per capire il motivo di ciò. S'interverrà a sbloccarli dando priorità al Sud, alle aree interne e a quelle ad alta densità imprenditoriale. Inoltre, sarà presentata al Parlamento la richiesta di nomina di 12 commissari straordinari (che ricordiamo, hanno la possibilità di bypassare il Codice degli Appalti per legge) per sveltire la realizzazione delle opere più complesse sul piano burocratico ed ingegneristico. Sarà inoltre pubblicato il Regolamento Unico, atto amministrativo del ministero che chiarisce l'impostazione attuale del Codice degli Appalti. Proprio in questi giorni, tra l'altro, nei tavoli della maggioranza che stanno affrontando dossier caldi come giustizia, scuola e sicurezza, si sta parlando anche di cantieri.
Nel frattempo, sulla vertenza Air Italy, De Micheli ha assicurato la continuità territoriale con la Sardegna fino a fine anno tramite Alitalia. "Non lasceremo i cittadini sardi isolati" ha scritto il ministro in un tweet. Ieri invece al Mit De Micheli ha incontrato i presidenti di Regione Lombardia Fontana (ricordiamo che Air Italy ha base operativa a Malpensa) e Sardegna Solinas (che sta pensando di entrare nel capitale della compagnia aerea), sindacati e giornalisti: "ce la metterò tutta per risolvere questa situazione" sono state le parole d'impegno vero i 1450 lavoratori cui sarà (speriamo) garantita occupazione. Sarebbero stati convinti gli azionisti a rallentare la liquidazione ma non a cambiare questa stessa in un concordato.
A Genova intanto continua sempre più a prendere forma il nuovo Ponte Morandi: sono stati completati tutti i piloni di sostegno del nuovo viadotto. Si sta procedendo in tempi record.
Stefano Guarrera