13/01/2020
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte in serata attraverso un tweet annuncia: «Su Autostrade la decisione del governo arriverà presto e poggerà su solide basi tecnico-giuridiche». Quest'intervento arriva dopo una serie di spiacevoli eventi, primo fra tutti il crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, che ha causato 43 vittime. Tale evento ha acceso i riflettori del dibattito pubblico sullo stato di salute delle infrastrutture italiane, specie quelle viarie come le autostrade. Ci si è infatti accorti che queste non versano in ottime condizioni: si riscontrano criticità in particolare sulla A6, A19, A24, A25, solo per citarne alcune. Tra tratti chiusi per precauzione, passando per standard di sicurezza non ritenuti idonei sui guard rails fino alle recentissime cadute di calcinacci all'interno delle gallerie che causano fastidiosi disagi ai viaggiatori, la situazione è quindi critica, e peggiorata pure a causa del maltempo che ha costretto molti tratti alla chiusura e ha causato danni sparsi per il paese sul sistema viario.
Il Movimento 5 Stelle, fin dal dramma di Genova, ha mostrato la volontà di revocare la concessione delle autostrade ad Autostrade per l'Italia, responsabile di quel tratto di A10. Ultimamente anche sul fronte Pd, secondo azionista di maggioranza del governo, c'è la convinzione di procedere con la revoca. Bisognerà vedere invece come si muoverà Italia Viva di Renzi, che non si è mostrata favorevole alla revoca delle concessioni: già all'interno della maggioranza ci sono pareri discordi. I contrari alla revoca sostengono che Autostrade debba essere multata in maniera salata e vincolata ad una maggiore spesa in manutenzione in particolare di viadotti e gallerie ma continuando a mantenere la concessione.
«Sono emerse gravissime inadempienze nella gestione delle infrastrutture autostradali» ha aggiunto il primo ministro. «La vocazione di questo governo è di tutelare l'interesse pubblico, non di assicurare un futuro vantaggioso ai concessionari privati». Si scorge l'aspra critica verso i concessionari privati, accusati di spendere troppo poco in sicurezza e manutenzione, e di assicurarsi una (troppo) rilevante fetta di proventi come nel caso della famiglia Benetton, proprietaria di Atlantia che detiene l'88, 06% di Autostrade. Non solo Autostrade per l'Italia sotto osservazione però. «In uno stato di diritto la sicurezza dei cittadini è al primo posto» chiosa Conte. Non resta che aspettare la prossima mossa del governo.
Stefano Guarrera