Sono le 5 del mattino ed è l'inizio di un sabato milanese di lockdown. Su un autobus cittadino ci sono 44 persone. Troppe. L'autista se ne accorge e chiede che qualcuno scenda. Tutti rimangono fermi al loro posto, com'è prevedibile. Allora l'autista avverte la centrale operativa e riprende il tragitto a pieno carico. Questa scena potrebbe verificarsi spesso durante la fase 2, che comincia oggi. Chi controlla? Quanto saremo responsabili a rispettare tutte le nuove prescrizioni? Quanto tempo impiegheremo a spostarci?
Intanto nei grafici in basso è interessante notare la differenza che intercorre tra l'Italia e qualche altra nazione in termini di mobilità: sia considerando il modo di spostarsi, sia considerando la destinazione raggiunta. Durante questi mesi di lockdown nazionale i mezzi pubblici in Italia sono stati usati per il 10%. Il che sta significando un disastro economico per la filiera. Ma con l'avvento della fase 2 qualcosa comincerà a cambiare. Torneranno a salire gli incassi (anche se non di molto, visto che i mezzi potranno essere riempiti al massimo al 25% per rispettare il distanziamento fisico) ma inizieranno altri problemi. Infatti i mezzi pubblici costituiscono l'anello debole della catena a causa degli assembramenti che vi si verificano e delle difficoltà connesse al rispetto delle regole. Con il rientro in attività del settore manifatturiero ed edilizio riprenderanno a spostarsi più di 4 milioni di persone in tutto il paese. A Milano, come anticipato sopra, si stanno avendo difficoltà già dalla settimana appena conclusa, poiché il doppio delle persone hanno usato i mezzi pubblici: da 100000 a 200000 persone al giorno. In una città nella quale in tempi pre-Coronavirus si muovono milioni di persone al giorno.
Alcuni torneranno ad usare l'automobile privata, viste le complicazioni sui mezzi pubblici. Infatti in molti temono rischi prima di congestionamento delle città e poi anche di inquinamento. Milano sta cercando di rispondere al problema con la realizzazione di chilometri di piste ciclabili in tutta la città, già pronte nella loro interezza entro l'estate. Altri infatti sceglieranno biciclette o monopattini, ottimi per evitare il traffico, meno ottimi quando il meteo è inclemente. È previsto dal governo un incentivo di €200 per chi acquista questi mezzi. Per tutti gli altri, la scelta ricadrà sui mezzi pubblici. Qui la regola d'oro è il distanziamento di almeno un metro. E la regola d'oro è anche la più difficile da rispettare. Si raccomanda di non salire sui mezzi pubblici se si hanno sintomi come febbre, tosse o raffreddore. È consigliato igienizzare le mani spesso ed è ovviamente obbligatoria la mascherina, anche solo chirurgica. A Milano saranno obbligatori anche i guanti. Sarà bene anche evitare le biglietterie comprando i biglietti online.
Su metro, bus e tram sarà l'autodisciplina degli utenti la vera regola. Le porte per salire e per scendere saranno differenziate e si apriranno ovviamente prima quelle per scendere. Chi controllerà il riempimento? Non è previsto il ritorno dei controllori: sarebbe troppo costoso. Potrebbero arrivare i volontari della Protezione Civile. Simili saranno le condizioni di stazioni (treni) e aeroporti (aerei). Sono previsti sensi unici per separare gli arrivi dalle partenze. I viaggiatori troveranno i termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea: sono obbligatori negli aeroporti ma non nelle stazioni. I sedili saranno occupati a scacchiera e i mezzi saranno sanificati anche più di una volta al giorno. Le prescrizioni valgono anche per gli autobus che conducono agli aeromobili. Sui taxi non si potrà sedere accanto al conducente e neanche sul sedile posteriore centrale. Le stesse regole valgono su traghetti e navi, dove ci sarà grande attenzione alla sanificazione delle superfici toccate spesso dai passeggeri come pulsanti, maniglie e tavoli.
Il ministro dei trasporti De Micheli ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti delle associazioni del trasporto pubblico locale (Tpl) per monitorare lo stato di salute delle aziende e per programmare lo stato di transizione. Martedì ci sarà un nuovo incontro per una prima valutazione dei cambiamenti.
Stefano Guarrera