Nel decreto legge Cura Italia varato ieri dal governo Conte per contrastare l'emergenza sanitaria, economica e sociale del nostro paese, si trova una norma sul salvataggio di alcune compagnie aeree chiesta dal Ministero dello Sviluppo Economico, facente capo al Ministro Stefano Patuanelli. Tale norma, che è stata oggetto di vivaci discussioni nella maggioranza, si inserisce in un quadro di crisi già preesistente nel comparto aereo internazionale, di cui il Coronavirus Covid-19, bloccando l'80-90% dei voli, costituisce semmai "solo", si fa per dire, un'aggravamento.
Il decreto costituisce un fondo di 600 milioni di euro per quest'anno che in gran parte serviranno a salvare Alitalia, aggiungendo un nuovo ennesimo capitolo di quella che è già da tempo una telenovela. Dopo lo "spezzatino", gli asset migliori dell'azienda finiranno ad una società dello Stato (nazionalizzazione) attraverso una "irizzazione" (da IRI, Istituto per la Ricostruzione Industriale, non più esistente). «In considerazione della situazione determinata sulle attività di Alitalia dall'epidemia da Covid-19 (definito "calamità naturale ed evento eccezionale"), è autorizzata la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta».
Il Mise ha chiesto al Mef di creare la Newco Alitalia statale e di trasferirle in affitto il ramo con le attività di volo dopo averlo efficientato, che significa tagli di costi e personale. Il commissario di Alitalia Giuseppe Leogrande ha infatti chiesto la Cassa Integrazione per 3960 addetti ma resterebbero nelle sue mani i servizi di handling e manutenzione con circa 5-6000 dipendenti. Alitalia, che sta per finire i 400 milioni iniettati dal Mef a Natale, avrebbe bisogno, secondo il Mise, di un intervento di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) che però si è sempre opposta a quest'ipotesi.
E' inoltre autorizzata la cassa integrazione per i lavoratori di Air Italy, che ha chiuso già prima dell'epidemia e potranno esserci «misure a compensazione dei danni subiti» anche per le compagnie che «esercitano oneri di servizio pubblico».
Stefano Guarrera