IN BREVE:
Inaugurato il nuovo elettrodotto Capri - Sorrento
Il primo tratto (Capri - Torre Annunziata) era stato realizzato nel 2017
È stata dismessa la vecchia centrale a gasolio
UN'ARENA DI CONFRONTO: Il premier Conte, all'inaugurazione della nuova linea elettrica Capri - Sorrento: «stiamo realizzando la transizione energetica. Ci garantiremo una importante autonomia sul piano geopolitico».
Nella giornata di ieri la società Terna ha inaugurato la nuova linea elettrica Capri - Sorrento. L'importanza dell'evento è stata testimoniata dalla presenza del premier Conte che ha dichiarato: «È una infrastruttura concreta e utile con un forte valore simbolico per il Paese nella fase di rilancio che stiamo attraversando. Un segnale forte, chiaro e vigoroso che lanciamo all'intera comunità nazionale».
La nuova linea elettrica permetterà di dismettere finalmente la vecchia centrale a gasolio Sippic dell'isola, riducendo di 130mila tonnellate annue di CO2 le emissioni inquinanti. L'opera, costata, 150 milioni di euro, farà inoltre risparmiare alla collettività 20 milioni di euro all'anno. I cavi, lunghi 19 chilometri (di cui 16 sott'acqua), collegano Capri a Sorrento e fanno parte di un anello da 160 megawatt di capacità. Il primo tassello era stato posato nel 2017 tra l'isola e Torre Annunziata.
Il progetto realizzato dalla società dell'ad Stefano Donnarumma mira alla massima sostenibilità ambientale possibile: partendo dalla nuova stazione elettrica disegnata dall'architetto Enrico Frigerio. L'impianto è stato realizzato con ottone e gradoni calcarei. I materiali in "blindato" riducono lo spazio occupato e l'impatto sul territorio. Ma la sfida più complicata era certamente la posa dei cavi sottomarini. L'intervento, realizzato da Prysmian lascia intatto l'ecosistema di quel lembo di mar Tirreno e il suo fondale, ricoperto da piante di Posidonia. Attraverso la cosiddetta "perforazione direzionale" è stata scavata una trincea sotto il fondale e disegnata una traiettoria. I tubi di acciaio verdi si mimetizzano nella flora dell'ecosistema.
L'ad di Terna Donnarumma conferma gli investimenti della società su tutto il territorio nazionale: «investiremo 14-15 miliardi nei prossimi 10 anni per accompagnare il Pniec (piano energetico nazionale ndr) con opere infrastrutturali che contribuiranno a sbottigliare la rete elettrica». E mentre la società regista dello sviluppo energetico nazionale fa programmi, Conte aggiunge che l'Italia può diventare «un hub energetico del Mediterraneo».
L'inaugurazione della nuova linea elettrica permette insomma alla famosa isola campana di collegarsi alla rete nazionalespegnendo la vecchia centrale inquinante. La notizia positiva di ieri, secondo il primo ministro, dev'essere solo un tassello che s'inserisce in un quadro di ampio respiro: il potenziamento di ogni tipo d'infrastruttura. Ieri il discorso del premier ha menzionato l'alta velocità ferroviaria, la banda ultralarga e ovviamente la rete elettrica. Il presidente si è poi soffermato anche sul ruolo dello Stato in economia, specie nei momenti di crisi. Gli interventi pubblici, ha dichiarato, diventano essenziali in tempi critici. Tuttavia, lo Stato non deve interferire con gli assestamenti del mercato: fornisce solo il contesto di regole di base entro le quali l'attore economico si muove.
Stefano Guarrera