«È strategica, lo era prima, oggi lo è più che mai. Alitalia è stata, è e tornerà ad essere il vettore nazionale» ha dichiarato il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli (Pd). Aggiungendo: «noi abbiamo bisogno di avere uno strumento di attrazione trasportistica internazionale delle persone per farle tornare in Italia». Lo stato infatti oltre ai 600 milioni già stanziati, prevede di dotare di altri 3 miliardi di euro Alitalia.
Intanto il commissario unico Giuseppe Leogrande e il direttore generale Giancarlo Zeni hanno illustrato alla Commissione lavori pubblici del Senato lo stato di salute del bilancio dell'azienda. Il fatturato di marzo e di aprile è in picchiata rispettivamente del 71% e 90% causa soprattutto Covid-19. Sono 220 i milioni persi nel primo trimestre del 2020 che si aggiungono ai 502 milioni dell'anno precedente, il 2019.
Alla grave crisi del comparto del trasporto aereo, che sta toccando tutti i paesi del mondo (basti pensare alle difficoltà della tedesca Lufthansa e della francese Air France con i rispettivi aiuti statali di 10 e 8 miliardi di Germania e Francia), Alitalia risponde con ancora meno efficacia, vista l'amministrazione deficitaria e approssimativa del passato. I manager hanno spiegato in Senato che il diverso trattamento delle compagnie aeree nazionali rispetto a quelle straniere, complici i sussidi di cui possono dotarsi forniti dallo Stato hanno influito. A proposito, nel Dl Rilancio, è previsto un fondo che compensi la perdita di fatturato delle piccole compagnie aree italiane come Air Italy, entrata in liquidazione.
Nel frattempo Alitalia cerca di guardare al futuro. La nuova compagnia ripartirà con 92 aerei, di cui 20 intercontinentali, 60 a medio raggio e 12 regionali. 42 saranno le rotte nazionali, 63 le internazionali e 16 le intercontinentali con la prospettiva di tornare a 20 milioni di passeggeri nel 2022 e con 115 aerei entro il 2025, aprendo nuove rotte a lunga percorrenza. La nuova Alitalia sarà costituita da due newco (nuovi soggetti per il diritto), Alitalia e Cityliner e userà mezzi e personale della vecchia azienda.
Nel frattempo è arrivata al commissario Leogrande e al ministro al Mise Patuanelli la lettera d'interessamento per la compagnia Alitalia da parte dell'imprenditore German Efromovich. La sua società lussemburghese Synergy Europeintende acquisire tutta Alitalia ed è disponibile a dare il via ad un partenariato pubblico-privato con il governo italiano per rilanciarla. Tra i targets manifestati ci sono il rinnovo della flotta, il rilancio del cargo, la specializzazione in voli a lungo raggio e l'aggiunta di nuove rotte. Staremo a vedere quale sarà il prossimo capitolo di questa saga infinita, che sarebbe ora trovasse un punto d'arrivo. I soldi per Alitalia si sono sempre trovati, specie per interessi politici. Si può continuare a mandare avanti un carrozzone in questo modo? To be continued.
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Stefano Guarrera